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Rispondendo a Domande Trovate su Quora - Parte 1: Essere diretti è cosi brutto ? A volte bisogna indicare la via perché la gente gira intorno ai problemi


Va bene offrire consigli, ma penso che ognuno debba assumersi la responsabilità di affrontare i propri problemi, rispettando i propri tempi. Ciò che a te sembra un evitare i problemi, per altri può significare che non sono ancora pronti a confrontarsi con essi, dato che l'impatto emotivo è diverso per chi osserva da dentro rispetto a chi osserva da fuori. Credo che ogni persona sappia nel profondo cosa deve fare e lo farà quando sarà il momento giusto.


A volte la paura paralizza, ed è qui che un po' di incoraggiamento può essere utile. Tuttavia, sono del parere che non si debba interferire troppo con il percorso di vita di un'altra persona, sia essa un familiare o un amico, perché è giusto che ognuno prenda le proprie decisioni in autonomia e scelga il proprio cammino. Se si mette troppa fretta e si esercita pressione, si rischiano conflitti perché potrebbe sembrare che manchi empatia e fiducia nelle capacità altrui di gestire la propria vita.


Non sarai sempre disponibile a risolvere i loro problemi, quindi è fondamentale che imparino a farlo da soli. Certo, se parliamo di decisioni meno importanti, come scegliere il menu del giorno, forse si può agire con più libertà. Tuttavia, anche in questi casi, consiglierei di rispettare i modi dell'altro.

Penso che dovremmo praticare più l'accettazione e il non giudizio verso gli altri, perché se le persone non percepiscono la nostra accettazione incondizionata, a lungo andare si chiuderanno in se stesse e smetteranno di condividere con noi non solo i loro problemi ma anche i loro pensieri, ostacolando lo sviluppo di un rapporto sano e aperto e aumentando le frustrazioni.


Immagina di essere circondato solo da persone che mettono pressione su di te con il loro modo di essere diretti. Cosa succederebbe dentro di te? Ti sentiresti solo, incompreso, e la tua autostima e fiducia nelle tue capacità potrebbero diminuire, influenzando negativamente il tuo umore e la tua voglia di crescere. Sentirsi come un burattino nelle mani degli altri può essere devastante. Non è bello se gli altri non si fidano di te, delle tue capacità; questa mancanza di fiducia fa molto male, quindi tendiamo ad avvicinarci a coloro che ci sostengono incondizionatamente, perché desideriamo avere la possibilità di agire a modo nostro, senza troppe aspettative altrui, e di poter affrontare i fallimenti in pace.


Il fallimento, in realtà, non esiste; esistono solo insegnamenti. Dal fallimento si cresce e si impara; questa è l'essenza del "mindset di crescita", come descritto nel libro di Carol Dweck. A differenza del "mindset fisso", che vede le capacità come immutabili e limitate, il mindset di crescita accoglie i fallimenti come opportunità per sviluppare nuove competenze e migliorare se stessi, vedendo ogni sfida come un gradino verso il progresso personale, quindi è un'esperienza positiva che va abbracciata.


Mi sono dilungata un po' nel discorso, ma questo perché la questione è molto più complessa di quanto possa sembrare a prima vista e il concetto necessita di essere spiegato bene. Io vedo le cose in questo modo, poi naturalmente ognuno è libero di vedere le cose a proprio modo. Alla fine, si tratta sempre di accettare gli altri in tutto e per tutto, specialmente quando non vedono le cose nel nostro modo. Nella mia filosofia di vita, un pilastro portante è proprio il concetto di accettazione, specialmente quando si tratta di rapporti interpersonali, e continuerò a promuoverlo.

 
 
 

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